Le Phi Phi Island sono meravigliose isolette del sud della Thailandia, situate più o meno sotto Krabi. Queste piccole isole sono diventate famose per la spiaggia Maya Bay, set del film ‘The Beach‘ nel 1999. L’arcipelago delle Phi Phi Island comprende le isole di Koh Phi Phi Don e Koh Phi Phi Leh e vanta un parco marino nazionale.

Le Phi Phi Island possono essere visitate con un’escursione gionaliera, come raccontiamo nel nostro video. Nonostante ammirare quest’arcipelago, e soprattutto nuotare in acque dai colori indimenticabili, sia stata una bellissima esperienza, non ci sentiamo di consigliare la “classica” escursione organizzata dai tour operator in loco.

 

La nostra escursione si è svolta su un potente motoscafo colmo di turisti di ogni nazionalità e ha toccato le attrazioni principali delle Phi Phi Island: Maya Bay, Bamboo Island, Monkey Beach Phi Don.

Maya Bay è una piccola spiaggetta dell’acqua limpida circondata da una vegetazione rigogliosa. Uno spettacolo della natura rovinato dall’incredibile quantità di turisti che riempivano la baia in ogni angolo, fotografandola centimetro dopo centimetro. La prima tappa della nostra escursione non mi è piaciuta perché avevamo 20 minuti per vedere la spiaggia, fare un bagno e tornare a bordo salendo sul motoscafo giusto (ormeggiate c’erano circa 20 barche identiche, contrastinguibili solo da un numero).

Seconda tappa Bamboo Island. Un’isola meravigliosa, con un mare cristallino di un rigoglioso parco naturale del centro. Un luogo davvero incantevole, sul quale sarei senz’altro rimasta a lungo.
Seppur davvero a malincuore, siamo tornati in barca diretti a Phi Don. Prima di arrivare abbiamo fatto una seconda sosta snorkeling e un’ancora più breve fermata a Monkey Beach, la spiaggia popolata da simpatiche scimmiette.

Phi Don è la capitale delle Phi Phi. Un grazioso paesino di negozietti, ristoranti, guesthouse, internet cafè e centri di diving, tutti dislocati sulla strada che costeggia il mare.

Nel complesso è stata una bella gita, anche se non la ripeterei. Lo staff che ci ha condotto durante l’escursione parlava a stento inglese. Erano tutti seri e in divisa e tempi e programma sono stati rispettati con precisione. Il motore del motoscafo faceva un rumore assordante ed era impossibile fare conversazione. Abbiamo un po’ ho rimpianto le escursioni effettuate a Zanzibar, di tutt’altro clima..
Ma ogni posto ha la sua atmosfera, la sua cultura e la sua magia e noi siamo qua per scoprirle.

 

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